Il risparmio postale degli italiani vale oggi 319 miliardi di euro. La cifra è emersa nel corso dell’audizione del responsabile di Bancoposta, Guido Maria Nola, alla commissione di Vigilanza su Cassa depositi e prestiti in relazione al rinnovo della Convenzione sul Risparmio Postale fino al 2024. Come riporta Milano Finanza, di questo stock, che proviene in gran parte dal Sud, 103 miliardi di euro sono in Libretti Postali e 216 miliardi di euro in buoni fruttiferi.
Investire nella crescita del Paese
“Libretti e buoni hanno una storia centennale e in questo momento storico, con tassi di interesse pari a zero o addirittura negativi, rischiano di non essere più attrattivi”, secondo il presidente della Commissione di Vigilanza, Sestino Giacomoni. In questo quadro l’organismo di vigilanza ha accolto positivamente l’intenzione di Poste di potenziare il canale digitale “perché è lì che avverranno le maggiori operazioni del futuro, mantenendo comunque l’importante distribuzione capillare degli sportelli sul territorio – ha aggiunto Giacomoni – Così come è stata accolta con favore la crescita della raccolta del risparmio postale, che si traduce in nuove risorse messe a disposizione di Cdp per investire nello sviluppo e nella crescita del Paese”.