Nel mese di luglio il bonus 200 euro è stata liquidata ai beneficiari di Reddito di Cittadinanza, ai titolari di trattamenti pensionistici, di accompagnamento alla pensione, ai titolari di assegno per invalidità e di Assegno Sociale. Lo fa sapere l’Inps, precisando che al primo luglio 13 milioni e 137 mila pensionati hanno così ricevuto l’accredito della somma. Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, il bonus è stato pagato a circa 800mila nuclei percettori (la norma prevede che sia erogato al nucleo, non ai singoli componenti).
Tempi ridotti
Il processo – totalmente automatizzato per le categorie interessate (beneficiari di Reddito di Cittadinanza, ai titolari di trattamenti pensionistici, di accompagnamento alla pensione, ai titolari di assegno per invalidità e di Assegno Sociale), dalla verifica dei requisiti fino all’emissione del provvedimento – ha consentito di ridurre al massimo i tempi per la liquidazione della prestazione, senza alcun onere per i cittadini, precisa l’Inps.
Lavoratori domestici
L’impegno dell’Istituto ha consentito di ridurre al massimo i tempi dell’istruttoria relativa ai lavoratori domestici: dal momento della trasmissione della domanda, nell’arco di circa quattro giorni lavorativi, badanti e colf possono consultare a video – nel punto di accesso alle “Prestazioni non Pensionistiche”, sezione Bonus 200 euro – l’esito della loro richiesta. Per i lavoratori domestici c’è tempo fino a fine settembre per presentare le domande. A luglio l’Inps ha provveduto a disporre i pagamenti del bonus 200 euro anche per i lavoratori domestici, sulla base delle domande pervenute. Ai primi giorni di agosto, su 445.875 istanze presentate 427.634 sono state definite da Inps.
Le altre categorie
A ottobre la prestazione sarà erogata in maniera automatica ai titolari di Naspi e Dis-Coll (purché in disoccupazione a giugno), alla platea di beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e ai titolari delle ex Indennità Covid (decreti Sostegni e Sostegni bis). Dal mese di ottobre verranno così definite le richieste trasmesse a Inps dai lavoratori:
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per il 2021;
- stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro. Nella platea dei destinatari sono ricompresi anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo;
- iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro;
- autonomi occasionali privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, già titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’art.2222 del Codice civile, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021;
- incaricati di vendite a domicilio, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività.
Decreto Aiuti Bis
Il decreto legge Aiuti bis, ricorda l’Inps, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 185 del 9 agosto 2022, ha previsto l’estensione del bonus 200 euro a lavoratori non coperti dal precedente decreto, come cassaintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati dal primo luglio 2022, oltre al finanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per l’erogazione del bonus 200 euro ai professionisti.