Una settimana dedicata alla privacy. Il presente non è mai stato tanto digitale e allo stesso tempo tanto poco consapevole del digitale. Da un lato, l’approdo online dei servizi, del lavoro e dei consumi, la nascita delle criptovalute, degli NFT e del Metaverso. Dall’altro, l’Europa sta per dotarsi di nuove leggi per la cittadinanza digitale, di norme che regolano l’applicazione dell’intelligenza artificiale, che mettono a fuoco le responsabilità delle piattaforme digitali, che delineano il perimetro della moderazione dei contenuti online. In questo contesto, cittadini e aziende devono ragionare ora su rischi e opportunità dell’innovazione, per navigare il cambiamento rispettando e tutelando i bisogni e diritti di ciascuno. Questi saranno i temi al centro della seconda edizione della Privacy Week, la rassegna patrocinata del Garante per la protezione dei dati personali e da AssoSoftware che si tiene a Milano fino a venerdì con oltre 90 relatori in 50 incontri, presso gli spazi di Cariplo Factory e quelli di American School e in streaming online.
Gli obiettivi
Lo scopo dell’iniziativa è quello di informare le persone sul grande cambiamento che sono chiamate ad affrontare nell’era del digitale e di comprendere insieme l’impatto che avrà sulla quotidianità e sulla privacy di tutti. Sul palco della Privacy Week parleranno manager d’impresa, avvocati, filosofi, giornalisti, giuristi, politici e professionisti del settore che discuteranno in modo accessibile di privacy, cybersecurity, gamification, cyberwar, piattaforme e big data, AI, NFT, cryptocurrency e nuovi diritti di cittadinanza digitale. La Privacy Week sarà anche un momento per capire come si posiziona l’Italia rispetto a queste tematiche.
Gli altri temi
Nella Week si affronteranno altri temi di grande attualità. Il primo è quello della regolarizzazione dello smart working, in particolare della privacy dei lavoratori da remoto. Si parlerà poi di “AI Act”, la normativa in via di approvazione del Parlamento europeo per regolamentare l’intelligenza artificiale. Ampio spazio verrà data alla scuola, con esperti della materia che dialogheranno con i ragazzi. La Privacy Week continua con uno spazio dedicato al rapporto tra i social e la privacy. Si cercherà di rispondere a domande come: c’è spazio per altri social network? È possibile divorziare da Facebook? Cosa fare se il proprio profilo viene hackerato? Come difendersi da chi colpisce dove fa più male?