Roma, 19 giu – Nel 2018 e nei primi tre mesi del 2019 i flussi complessivi di credito al consumo in Italia hanno proseguito nel trend di crescita, sebbene a ritmi più contenuti rispetto ai due anni precedenti. In particolare, hanno sostenuto il comparto i finanziamenti finalizzati, erogati presso i punti vendita a sostegno dei consumi di beni durevoli, mentre i prestiti personali hanno rallentato rispetto alla crescita a doppia cifra degli scorsi anni. Le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici, invece, dopo la chiusura positiva del 2018, evidenziano un calo nei primi mesi del 2019.
Queste le principali evidenze che emergono dalla quarantaseiesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia.
Nel corso del 2018 le erogazioni di credito al consumo hanno proseguito la performance positiva, seppure a un ritmo più contenuto degli scorsi anni (+6.3% rispetto al 2017). Nel primo trimestre 2019 la crescita si porta a +9.4%, più che altro per effetto del confronto con l’aumento contenuto del corrispondente periodo dell’anno precedente. Anche la dinamica dei consumi durevoli delle famiglie, quelli che più frequentemente vengono finanziati, ha evidenziato una crescita in attenuazione.
Per quanto riguarda i canali di erogazione del credito al consumo, si conferma l’importanza del ruolo degli sportelli delle banche generaliste, grazie alla loro capillarità sul territorio e al numero sempre maggiore di partnership e convenzioni con le istituzioni finanziarie specializzate. Il canale web veicola ancora una quota piuttosto contenuta di erogazioni.
Le erogazioni di prestiti per acquisto abitazioni alle famiglie consumatrici, dopo la chiusura positiva del 2018, si sono ridotte nel primo trimestre 2019.Tale trend accomuna sia i mutui di acquisto sia quelli di surroga. Nel dettaglio, i mutui di acquisto, ovvero la componente che esprime oltre i tre quarti delle erogazioni, nei primi tre mesi del 2019 hanno registrato una frenata del -2% dopo cinque anni di crescita sostenuta.
I mutui di surroga, invece, tornano a contrarsi a ritmi sostenuti (-27.3% nel primo trimestre 2019), essendo ormai esiguo il numero di contratti in corso per i quali l’operazione potrebbe risultare ancora conveniente.