Un progetto del primo istituto comprensivo di Ceccano, nella provincia di Frosinone, si è sposato con la disponibilità di Poste Italiane. Gli alunni, insieme ai propri docenti di sostegno, hanno infatti visitato un ufficio postale, scoprendo in questo modo la quotidianità del lavoro in Poste e vivendo un’esperienza d’inclusione.
L’accoglienza nell’ufficio postale
A raccontare di questa iniziativa è un articolo pubblicato sull’edizione di Frosinone del Messaggero, in cui si legge come “18 alunni della seconda media, accompagnati dai docenti di sostegno, si sono recati nell’ufficio in Via Madonna della Pace, per una visita guidata nell’ambito del progetto denominato ‘Potenziamento dell’autonomia personale e sociale’”. Nell’ufficio sono stati accolti dal “direttore della sede, Eleuterio Pantanella, Tiziana Dentice, referente della filatelia di Poste Italiane e le colleghe Antonia Tiberia e Maria Domenica Cristofanilli che hanno accompagnato i ragazzi in un percorso conoscitivo relativamente alle attività che gli impiegati svolgono quotidianamente all’interno dell’ufficio postale”.
La quotidianità in Poste
Gli studenti hanno interagito con il personale “chiedendo ulteriori dettagli e informazioni sui servizi e i prodotti aziendali e sperimentando direttamente alcune operazioni postali. I ragazzi hanno manifestato molto interesse anche sui temi sui temi legati al risparmio, al servizio di recapito e più in generale al settore della corrispondenza e all’importanza che ancora la lettera tradizionale può continuare ad avere come mezzo di comunicazione e come invito alla scrittura”. Da Poste sono arrivati anche dei regali per i giovani visitatori. “Al termine del percorso – spiega infatti l’articolo -, proprio per sottolineare queste ultime suggestioni, ogni studente ha ricevuto in omaggio una cartolina filatelica che è stata affrancata e spedita dall’ufficio postale al proprio domicilio”.
Il progetto d’inclusione dell’istituto
SI è trattato di “un’esperienza di ‘inclusione’ alla quale Poste Italiane ha dato la massima disponibilità e che ha fatto la gioia dei diciotto ragazzi, oltre che ad aver consentito di portare avanti uno dei progetti dell’istituto comprensivo a favore dell’autonomia di ragazzi che hanno problemi di carattere personale e di socializzazione”.