Roma, 25 giu – Via libera degli azionisti Nissan alla nuova struttura di governance – creata in riposta alla vicenda dell’ex top manager Carlos Ghosn – assieme alla nomina dei nuovi consiglieri, di cui 7 su 11 sono esterni indipendenti. Lo ha annunciato la stessa casa automobilistica, l’alleata del gruppo Renault, con un comunicato diffuso a seguito dell’asemblea degli azionisti (la 120esima).
Sono state approvate tutte e tre le risoluzioni messe ai voti, tra cui la creazione della nuova struttura di governance basa sulla separazione in tre Consiglio delle attività di gestione-management, sorveglianza e consulenza. Un sistema che punta a “aumentare la trasparenza dei processi decisionali” coniugandola con l’agilità delle procedure.
All’assemblea hanno partecipato 2.814 azionisti ed è durata oltre 3 ore. Non si è quindi materializzata la frattura con il principale azionista, Renault, dopo gli attriti che si erano evidenziati nelle passate settimane a seguito del mancato accordo di fusione con Fca Fiat Chrysler. Le prospettive dell’alleanza saranno sul tavolo di una bilaterale tra il presidente francese Emmaul Macron e il premier giapponese Shinzo Abe, prima dell’imminente vertice del G20 a Osaka.
La nuova struttura di governance Nissan, composta in maggioranza da consiglieri indipendenti e esterni, potrebbe risultare positiva per una rilancio delle trattative di fusione dell’alleata francese Renault con Fca, ipotizza Bloomberg.
Ad ogni modo, a dispetto del via libera a tutte le proposte avanzate, l’assemblea dei soci è stata accesa: diversi azionisti hanno innanzitutto contestato l’amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, secondo quanto riporta Dow Jones lamentando in particolare le performance di vendite in Usa ed Europa.
Fino a chiederne le dimissioni. Il top manager ha risposto che lavorerà con il neo comitato responsabile delle nomine per cercarsi un successore.
Poi è toccato al numero uno di Renault – l’alleata che è anche primo azionista di Nissan con un 43% – Jean-Dominique Senard che di recente è entrato nel Cda e ora entrerà nel nuovo comitato responsabile delle nomine. Sempre secondo l’agenzia Usa, diversi azionisti lo hanno accusato di aver pensato unicamente agli interessi di Renault, e non a quelli di Nissan, quando si era impegnato nelle trattative di fusione con Fca, poi sfumate.
Il manager francese ha replicato arrabbiato che l’accordo avrebbe apportato benefici anche alla casa nipponica. Saikawa poi ha riferito che si lavorerà al rilancio dell’auto ma anche al rinsaldamento dell’alleanza.