“Caro Babbo Natale, sono Enea e mi sono comportato tanto bene”, “Caro Babbo Natale, grazie mille per i regali dell’anno scorso”, “Caro Babbo Natale, da quanto che non ci vediamo eh? È già passato un anno dall’ultimo Natale” … Anche nelle diverse province del Veneto e di tutto il Nord Est durante le feste di Natale sempre più i bambini decidono di affidare desideri e speranze ai portalettere che operano in regione. Nei centri di distribuzione e nei mille uffici postali del territorio giornalmente vengono gestite centinaia di letterine destinate a Babbo Natale. C’è ad esempio Francesca che a Babbo Natale sottopone un questionario di 8 domande, tra le quali: “Quanti anni hai? quanti bambini ci sono al mondo, c’è una religione per i Babbo Natale?”
Le lettere dei più grandi
Ma non ci sono solo i bambini, ogni tanto anche i più grandi si confidano: come una diciassettenne della provincia di Padova che chiede “la patente, un bravissimo marito, le chiavi di un’auto di lusso ultimo modello”, per accontentarsi però, alla fine e saggiamente, di una “vita serena con i miei amici e parenti”.
Un momento particolare a Padova
La lettera a Babbo Natale continua a rappresentare uno dei momenti più belli delle festività natalizie e proprio in queste ore, nel Centro di Smistamento di Padova di Poste Italiane, stanno arrivando le prime letterine di Natale. È qui, infatti, che si concentra la corrispondenza proveniente da tutta la Regione. Le buste multicolore indirizzate a Babbo Natale arrivano numerose ogni anno, segnale che tra le nuove generazioni l’amore per la scrittura non è del tutto tramontato. Attraverso queste missive, indirizzate per lo più a “Rovaniemi, Polo Nord”, le bambine e i bambini esprimono i loro desideri che non sempre restano confinati nell’ambito dei giocattoli o degli strumenti tecnologici come ci si potrebbe invece aspettare. Le letterine a Babbo Natale che arrivano a Poste Italiane contengono infatti i sogni, le paure e la dolcezza dei più piccoli che, anche quando completamente assorti nel loro mondo, hanno sempre un occhio rivolto al presente e a ciò che li circonda. La fantasia dei più piccoli va ben oltre l’elenco dei desiderata: i bambini veneti imbucano le lettere con gli indirizzi più strani e suggestivi come “Lapponia” o “La vera casa di Babbo Natale”. Senza dimenticare di scrivere, a seconda dei paesi, anche a Santa Lucia oppure a San Nicolò. A smistarle, inviandole virtualmente ai destinatari sono gli operatori del Centro di smistamento di Padova, il principale snodo del Nordest di Poste Italiane, dove ogni anno arrivano centinaia e centinaia di letterine per Babbo Natale.