Roma, 6 mar – Le risorse per il reddito di cittadinanza sono “più che sufficienti”, arriveranno entro metà del prossimo mese, e consentiranno di consegnare le prime carte a partire dal 19 aprile. Il direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, ha fatto un punto sul “notevolissimo impegno” che ha richiesto dmettere in pratica la misura bandiera del governo nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati.
I tempi sono stati “estremamente ristretti” ha riconosciuto in premessa assicurando comunque che lo sforzo congiunto con Poste consentirà di “erogare il beneficio nei tempi richiesti”.
“Le risorse stanno arrivando e arriveranno prima del 15 aprile, momento in cui le invieremo a Poste per caricare le carte gialle” ha spiegato, rilevando che “presumiamo siano più che sufficienti” visto che “abbiamo ipotizzato un tiraggio dell’85%”.
Con il via oggi alla raccolta delle domande, l’iter prevede che “Inps provveda a rendere disponibile i primi esiti istruttori e i flussi dispositivi a decorrere dal 15 aprile” mentre la consegna della carta avverrà “a partire dal giorno 19 aprile” in modo scaglionato sui vari uffici postali.
“La fase di consegna, presumibilmente, durerà un paio di settimane” ha aggiunto “i beneficiari riceveranno via mail o sms una notifica a cura di Inps che comunica l’avvenuto accoglimento ovvero la reiezione della domanda”.
Avverranno solo in una seconda fase i controlli approfonditi sulle richieste di reddito “altrimenti sarebbe impensabile erogare la prestazione entro 30 giorni come prevede la legge”. In questa fase, ha spiegato, l’istituto svolge “un controllo sulle capacità economiche intercettando l’Isee e agganciandolo alla domanda e verificando presso l’anagrafe tributaria” mentre Successivamente saranno incrociate le banche dati di motorizzazione, sanità e degli istituti detenzione.
L’Inps, ha concluso, “ha anche avviato un tavolo congiunto con Ispettorato e Guardia di finanza per controlli a latere e per intercettare varie ipotesi di elusione o evasione dai requisiti. Penso a interventi come l’incrocio di banche dati interne all’Istituto e non solo. Ovviamente può essere un controllo solo successivo se il termine di risposta è 5 giorni”.