Roma, 11 mar – I trend di crescita nell’innovazione digitale sembrano accelerare anche in Italia. Secondo una indagine condotta dal Politecnico di Milano la gestione dell’innovazione digitale rimane la priorità e ai budget delle Direzioni ICT si associano già da tempo budget per l’Innovazione Digitale in altre Direzioni aziendali.
Il trend positivo ha avuto una accelerazione nel 2018 con un aumento nei budget ICT per il 36% delle imprese intervistate e con un robusto tasso di crescita complessivo per il 2018 stimato tra 1,8% e 1,9%. Si mantiene alta anche la percentuale di spesa ICT destinata all’innovazione, che si assesta nel 2017 al 66% dei budget totali delle Direzione ICT.
A trainare la crescita soprattutto le grandi imprese, sebbene anche le medie e le grandissime contribuiranno a questo trend positivo in modo significativo. Gli investimenti in Innovazione Digitale nel 2018 si sono focalizzati su sei principali aree. Al primo posto si attestano gli investimenti in Sistemi di Business Intelligence, Big Data e Analytics, con il 43% delle preferenze. La Business Intelligence permette di ottenere una serie di benefici, tra cui un vantaggio sui competitor, un aumento significativo del ROI, minori costi e rischi, maggiori ricavi/opportunità e una maggiore tempestività delle decisioni.
Al secondo posto la Digitalizzazione e Dematerializzazione con il 34%, infatti l’e-Commerce B2b cresce in Italia e vale 310 miliardi di euro secondo l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e e-Commerce B2b. Segue, con il 29%, al terzo posto, l’ambito del Consolidamento applicativo e ERP (Enterprise resource planning), con la perdita di qualche posizione rispetto allo scorso anno. Il ricorso a questo tipo di sistema software integrato porta ad una maggiore facilità nelle operazioni quotidiane, cui si accompagnano una riduzione dei costi ed un miglioramento delle prestazioni aziendali attraverso una più efficace definizione degli obiettivi strategici. La riduzione, seppur lieve, degli investimenti in ERP per il 2018 è dovuta al fatto che, seppur molto evoluti rispetto ai primi software, gli ERP non sono utili ai fini di scelte come la collocazione di un magazzino, la conformazione di una rete di fornitura e la valutazione del passaggio da produzione interna a commessa.
Al quarto posto cresce l’importanza degli investimenti in Sistemi di Security e Compliance, che con il 28% quasi raddoppia le preferenze rispetto allo scorso anno. Si tratta certamente dell’effetto del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR, General Data Protection Regulation – Regolamento UE 2016/679) che entrerà in vigore nel maggio 2018.
Ulteriore positiva sorpresa nel quadro delle priorità di investimento è la netta crescita delle preferenze per l’ambito Industria 4.0. che giunge al quinto posto e che per il 2018 vedrà ben il 23% delle imprese intervistate (quasi 1 su 4) impegnate su questo fronte (con una crescita quasi del doppio rispetto alle preferenze registrate per il 2017).
Al sesto posto rimane alto l’interesse per lo Sviluppo e Rinnovamento dei sistemi CRM (21%). Nel panorama si affacciano, sebbene ancora timidamente, investimenti nelle aree dell’Intelligenza Artificiale (7%) e delle Soluzioni Blockchain (1%), ultime frontiere della digitalizzazione, a riprova di un ritrovato vigore e interesse negli investimenti in Innovazione Digitale da parte delle nostre imprese e Pubbliche Amministrazioni.
D’altro canto, secondo il World Economic Forum, entro il 2025 il 10% del PIL mondiale transiterà proprio su una tecnologia blockchain, per gli anni avvenire. E’ sensato attendersi una crescita vertiginosa di queste soluzioni.