Roma, 1 ott – Si conferma l’accelerazione della contrazione del settore manifatturiero dell’area euro, zavorrato dalla Germania. I dati definitivi del Purchasing managers index relativo all’intera area – l’indagine presso i responsabili degli approvigionamenti delle aziende curata dalla società di ricerche Ihs Markit – hanno segnato 45,7 punti a settembre, dai 47 punti di agosto e solo marginalmente sopra i 45,6 punti indicati nella stima preliminare.
In questa indagine i 50 punti sono la soglia limite tra crescita e calo dell’attività. L’ultimo dato è il più basso dall’ottobre del 2012. La contrazione non ha risparmiato l’Italia, il cui relativo indice Pmi sul manifatturiero è sceso ai minimi da 6 mesi, a 47,8 punti, da 48,7 di agosto. Ma il dato più evidente è quello tedesco: Pmi a 41,7 punti, minimo dall’aprile del 2009.
Secondo Chris Williamson, capo economista di Markit, in questa fase il settore agisce come un forte freno alla generale crescita economica dell’eurozona.