Ferrara, 7 ott – Dopo tre giorni di incontri, dibattiti, proiezioni e spettacoli si è chiuso il festival di giornalismo Internazionale a Ferrara, che ha portato nella città estense ospiti da tutto il mondo per confrontarsi con il pubblico sui grandi temi dell’attualità. A fare un bilancio il direttore di Internazionale, Giovanni De Mauro: “Certamente – ha detto ad askanews – c’è una grande apertura di credito da parte delle tante migliaia di persone, ragazzi e ragazze, che vengono qui che son incuriositi dal capire che cosa proponiamo, come costruiamo questo palinsesto di tre giorni. La conferma sui numeri: sono circa 79mila le presenze, in linea con l’anno scorso, anche perché c’è una capienza, un limite fisico che non si può valicare, fino a quando non si costruiscono nuovi edifici. Siamo comunque molto contenti per la qualità degli incontri, per la partecipazione del pubblico”.
Tra gli argomenti che hanno attraversato gran parte degli incontri quello della crisi climatica, ma anche quello dell’attivismo, oltre al ragionamento sulla politica italiana vista dai corrispondenti stranieri. Uno degli ospiti più interessanti è stato poi il filosofo Paul B. Preciado, celebre per i suoi studi sulla sessualità, il genere e anche ovviamente l’identità. “L’identità italiana – ci ha spiegato – non è qualcosa che qualcuno ha, l’identità italiana è un processo politico. Quindi la domanda è come vogliamo, collettivamente, ridare forma a questi processi politici che ci mantengono vivi”.
Il festival di Ferrara è stato anche l’occasione per presentare al grande pubblico il nuove mensile Internzionale Kids, dedicato ai lettori più piccoli e curato da Martina Recchiuti. “In qualche modo – ci ha detto – bisogna trovare una chiave di comunicazione, loro devono essere informati, non essere spaventati e al tempo stesso però avere un’idea di quello che succede in giro per il mondo, perché questo è importantissimo, è fondamentale”.
L’edizione 2019 è stata infine la prima con una amministrazione di centrodestra, con la quale inizialmente c’erano state alcune frizioni, ma ora ci sono buoni segnali per il futuro. “So che c’è disponibilità da parte loro – ha concluso De Mauro – a lavorare sulla prossima edizione, naturalmente è una relazione che si deve costruire a due, noi possiamo pure rimanere qui, ma se non c’è interesse dall’altra parte è difficile, sembra esserci e quindi siamo contenti”.