La vendita di beni o servizi mediante proprio sito web (e-commerce), adottata prima della crisi Covid dal 9,2% delle imprese italiane con 3 addetti e oltre (circa 90 mila imprese), è quasi raddoppiata e riguarda attualmente il 17,4% delle stesse. Si stima quindi che circa 170 mila imprese dispongano attualmente di siti web per l’e-commerce.
Ma restano problemi strutturali
Lo rileva l’Istat nel secondo report sulle imprese nell’emergenza Covid, sottolineando come tuttavia l’utilizzo di canali di vendita online da parte delle imprese, sebbene in forte sviluppo, resti “piuttosto limitato a causa di alcuni fattori strutturali”. In primo luogo, spiega il dossier, la maggioranza delle imprese non vende i suoi prodotti o servizi ai consumatori finali ma piuttosto ad altre imprese e quindi non trova utile esporre il catalogo prodotti su un sito web, proprio o di intermediari. In secondo luogo, la rete del commercio al dettaglio tradizionale presenta un radicamento nel sistema economico che deriva anche dalla propensione della clientela all’interazione diretta con il venditore.