Sono passati 30 anni esatti dalla morte di Giovanni Falcone: il magistrato fu ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci con la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta. Pochi mesi dopo, il 19luglio, la stessa sorte toccherà al suo collega e amico Paolo Borsellino, che nella strage di via D’Amelio a Palermo morirà insieme a cinque agenti di scorta.
Il francobollo di dieci anni fa
Vent’anni fa, per il decimo anniversario di due omicidi che hanno segnato indelebilmente la storia del nostro Paese, emise un francobollo che ne ricordava le figure e l’impegno nella lotta alla mafia e per il valore della legalità. Il francobollo fu tirato in tre milioni e mezzo di copie e la vignetta (Tiziana Trinca la bozzettista) raffigurava i due magistrati insieme, in una delle loro foto più celebri, divenuta l’icona di un Paese che non si arrende davanti alla sanguinaria prepotenza della malavita organizzata. In alto a destra, sul francobollo, è rappresentata una bilancia, il caratteristico emblema della giustizia. Completano il francobollo le leggende GIOVANNI FALCONE 1939 – 1992 e PAOLO BORSELLINO 1940 – 1992, la scritta ITALIA ed il valore di 0,62 euro. A commento dell’emissione del 23 maggio 2002 si trovava il bollettino illustrativo con un articolo a firma del senatore Roberto Centaro, allora Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità mafiosa.