Il piano green di Poste Italiane e la sua attuazione, oltre allo sbarco sul mercato dell’energia, sono oggetto di ampi approfondimenti sul quotidiano “La Stampa” in uno speciale dedicato alla sostenibilità delle imprese.
Il piano green e la carbon neutrality
Nell’articolo si legge che “il piano green di Poste Italiane corre più veloce degli obiettivi fissati dall’Ue, mentre già oggi il 98% del fabbisogno di energia elettrica del gruppo proviene da fonti rinnovabili. Uno dei punti di forza è il piano strategico “2024 Sustain & Innovate Plus”, con la sostituzione del parco mezzi con 28 mila veicoli green a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica, per tagliare le emissioni de140%”. Seguono le parole dell’AD Matteo Del Fante: “Dal punto di vista dell’impatto ambientale abbiamo preso degli impegni precisi con il lancio del piano. E quindi andremo ancora più veloci nel raggiungere gli obiettivi: avremo il 40% di riduzione delle emissioni della nostra flotta entro il 2025, e continueremo a costruire e usare le rinnovabili per alimentare centri di smistamento, fabbriche, uffici e uffici postali. Stiamo diventando a impatto zero”.
Colonnine green per Poste
Sulla Stampa viene ricordato anche il progetto dell’azienda per l’installazione di circa 6.000 colonnine di ricarica e realizzare aree di recapito ad emissioni zero, con impiego di flotta costituita da veicoli 100% elettrici: “I risultati di questa politica – si legge – sono evidenti: Poste Italiane è passata dall’11% di mezzi green del 2016 al 15% del 2021. Al 30 giugno 2022 l’azienda ha inserito circa 12.000 nuovi mezzi, di cui circa 770 elettrici, 6.000 ibridi e la restante parte a basse emissioni. Inoltre, il numero delle colonnine elettriche per la ricarica è salito a 2.800 unità. La nuova flotta green determinerà una riduzione di CO2 pari a quella di circa 80.000 alberi. Poste Italiane a partire dal 2018 ha promosso il nuovo modello di piano di evoluzione green della flotta aziendale e il piano di recapito “Joint Delivery”, due strategie aziendali che hanno portato benefici in termini di sostenibilità”. Seguono le cifre di un investimento sul green che hanno fatto di Poste Italiane una leader del settore con 952 tricicli elettrici e 350 quadricicli inseriti nel 2021, oltre a 3800 tricicli termici.
Efficientamento immobiliare
Inoltre, La Stampa ricorda che “Poste Italiane sta poi introducendo soluzioni di smart building sugli immobili (circa 2.000 edifici) con l’obiettivo di tagliare di circa 8 Gwh l’energia consumata entro il 2025. Nel 2021, inoltre, sono stati installati 91.000 nuovi corpi illuminanti a Led coinvolgendo oltre 400 edifici, arrivando a coprire il 78% dei siti in termini di incidenza sui consumi. Nel primo semestre 2022 sono state installate 410.000 lampade Led, oltre 450 edifici sono entrati a far parte del progetto “Smart Building” e sono stati realizzati più di 40 pannelli fotovoltaici.” Il progetto di valorizzazione delle fonti rinnovabili prevede lo sviluppo di circa 400 impianti fotovoltaici su siti di proprietà a copertura piana per complessivi 18MWp e circa 25 GWh/ydi produzione attesa a regime, per un investimento complessivo di approssimativamente 31,5 milioni di euro, 13 investiti nel 2021.
Lo sbarco sul mercato dell’energia
Nel secondo approfondimento, La Stampa si focalizza sull’ingresso nel mercato dell’energia, attraverso la controllata PostePay. Si legge: “L’offerta Poste Energia è stata lanciata a giugno per gli oltre 120.000 dipendenti e per i pensionati del gruppo ed entro la fine dell’anno sarà disponibile sul mercato libero: in poche settimane l’offerta è già stata attivata da circa 10.000 dipendenti. In coerenza con la propria strategia di crescita e con il piano industriale 24SI Plus, l’offerta di Poste Italiane è 100% green: l’energia elettrica è certificata, tramite garanzia d’origine, come immessa in rete e prodotta da impianti alimentati al 100% da fonti rinnovabili e le emissioni di anidride carbonica del gas sono al 100% compensate con il sostegno a programmi ad impatto positivo sull’ambiente. Ciò avviene tramite l’acquisto di crediti di carbonio che attestano la partecipazione a progetti internazionali volti all’annullamento o alla riduzione dei gas ad effetto serra.”.
Il modello di Poste Energia
Viene poi illustrato il modello di Poste Italiane: “Poste energia – spiega l’articolo – consentirà al cliente di scegliere tra due modalità diverse di pagamento: l’importo variabile, che dipende dai consumi del mese di fatturazione, oppure la rata fissa, per la quale la bolletta sarà uguale ogni mese per ogni anno contrattuale e sarà aggiornata dopo 365 giorni sulla base dei consumi effettivi. Se dopo dodici mesi il cliente avrà consumato meno rispetto all’anno precedente, l’importo della rata verrà abbassato; se invece avrà consumato di più, la rata si alzerà”. L’obiettivo di Poste Italiane è quello di diventare, entro di diventare uno dei maggiori fornitori italiani entro il 2025 e di toccare già nel 2023 600.000 clienti, per arrivare al milione nel 2024 e al milione e mezzo nel 2025, con un investimento, nel 2021, pari a 16 milioni di euro. Il pareggio operativo è atteso per il 2024, mentre dal 2025 è previsto un risultato operativo positivo.