Il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, ha ricevuto il 5 ottobre il prestigioso Premio Socrate 2022, ideato e consegnato da Cesare Lanza, giornalista, scrittore e autore televisivo. Il premio viene assegnato annualmente a personalità che “si sono distinte per meriti indiscutibili”, negli ambiti più disparati dell’imprenditoria, della cultura e dell’informazione. Tra di loro, quest’anno, anche il Condirettore Generale Lasco, premiato da Lanza perché, ha spiegato il giornalista, “è l’uomo che ha messo a posto le Poste”. Lasco dunque è stato premiato perché “è un manager che ha portato sicurezza in un momento di crisi, in una azienda da 120mila dipendenti. Questo dimostra che il segreto non è tanto quante persone hai a disposizione, ma far funzionare tutti gli ingranaggi”.
La dedica
Gli antichi greci furono i primi, nella storia antica, a fondare la propria società sulla meritocrazia piuttosto che sui diritti acquisiti, per censo o per volere religioso. E non è un caso se della bacheca dei riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane e dalle sue persone, entra a far parte, da adesso, anche il Premio Socrate, intitolato a uno dei massimi esponenti della cultura ellenica fondata su democrazia, merito e partecipazione. Il Condirettore Lasco ha girato idealmente il premio “a tutte le persone che formano la squadra di Poste Italiane” ribadendo che proprio la meritocrazia “è per noi un valore assoluto all’interno di un gruppo. Un valore che deriva un insieme di elementi: professionalità, capacità di mettersi in gioco e fare gruppo”. Elementi, dice, “che possono portare profitto all’azienda anche in senso umano”.
Centralità delle persone
Logico dunque, ma non scontato, che la più grande azienda del Paese “abbia puntato su un piano strategico fondato su merito e centralità delle persone, anche andando contro la mentalità del passato, partendo dalla meritocrazia e trasparenza sin dalla selezione” e passando anche “dall’incentivazione del lavoro delle donne” che oggi in Poste occupano oltre la metà dei ruoli di responsabilità. Il Premio Socrate, ha concluso il Condirettore Lasco, va condiviso quindi con tutte le persone che formano la famiglia Poste Italiane, e in particolare “quegli 85mila colleghi che nel periodo della pandemia erano al loro posto di lavoro negli uffici postali, aiutando le persone, e in particolare gli anziani, mentre tutti eravamo chiusi in casa. Questo premio è soprattutto per loro”.