Digitalizzazione dei depositi museali: è quanto previsto dalla quarta procedura di gara avviata per l’intervento di digitalizzazione destinato ad arricchire, espandere e organizzare il patrimonio culturale digitale nazionale. La gara è pubblicata da Invitalia in qualità di Centrale di Committenza unica per i progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale previsti dal PNRR. L’obiettivo della procedura di gara, volta alla conclusione di Accordi Quadro multilaterali con più fornitori, è affidare agli appaltatori selezionati i servizi di digitalizzazione del patrimonio culturale. Il progetto è focalizzato sulla digitalizzazione di materiale conservato nei depositi, con l’obiettivo di tutelare, conservare, valorizzare e promuovere (aspetti, questi, indistricabilmente collegati e interconnessi) le numerosissime opere che vengono conservate al loro interno. Sia presso i musei archeologici sia presso quelli d’arte, infatti, i depositi conservano un patrimonio quantitativamente superiore rispetto a quello esposto, eppure spesso scarsamente conosciuto, tanto da parte degli specialisti quanto da parte del pubblico generalista.
Operazione su larga scala
Il PNRR offre l’opportunità di compiere una operazione su larga scala che andrà ad interessare oltre 70 fra sedi museali e aree archeologiche di tutta Italia, con un’enfasi sul Mezzogiorno, al quale è destinato più del 50% del totale dell’investimento. Gli istituti afferenti alle Direzioni Generali Musei, ai musei autonomi e ai parchi archeologici selezionati saranno oggetto di una ricognizione digitale, accompagnata da una attività di catalogazione speditiva volta a produrre i dati identificativi essenziali degli oggetti, permettendone la rintracciabilità e abilitando future attività di ricerca.
Opere grafiche
Un altro filone dell’investimento, economicamente secondario, ma culturalmente non meno rilevante, è mirato alla digitalizzazione di opere grafiche, ovvero disegni, stampe, bozzetti, matrici incise, e diverse altre fattispecie conservate negli Istituti afferenti alla Direzione Generale Musei: fra questi spiccano i nuclei dei Gabinetti Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi e del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Portando alla luce quanto non è immediatamente visibile per i visitatori e gli studiosi per mezzo della digitalizzazione, si compirà un ulteriore passo verso il consolidamento del Sistema Museale Nazionale, facilitando il coordinamento e la gestione degli istituti culturali non solo per le attività espositive, didattiche e di fruizione, ma anche per la governance interna degli istituti, abilitando uno strato di servizi cruciali per il funzionamento delle istituzioni stesse (si pensi alle attività di restauro, prestito, movimentazione, ecc.).
Il valore del progetto
Il progetto avrà un valore complessivo di 18,6 milioni di euro e costituisce uno degli interventi più significativi mai condotti prima a livello italiano ed europeo per mettere a disposizione di tutti il patrimonio dei depositi museali italiani per mezzo di riproduzioni digitali di alta qualità. Il progetto prevede la digitalizzazione di oltre 600.000 oggetti fra reperti archeologici, opere d’arte, disegni e stampe. Le nuove risorse digitali che si stima verranno prodotte sono oltre 2.000.000. Ciascuna sarà corredata da metadati, che ne consentiranno la reperibilità all’interno della digital library nazionale, obiettivo di sviluppo di lungo periodo nell’ambito del PNRR. Il contesto culturale, progettuale e tecnologico di riferimento di questo intervento è esplicitato nel Piano nazionale di digitalizzazione pubblicato dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del MiC. Il progetto di digitalizzazione permette di mettere in pratica tutte le indicazioni contenute nel Piano e nelle Linee guida per la digitalizzazione, che offrono strumenti e riferimenti concreti per operare la trasformazione digitale del settore culturale.