In Italia continua a crescere il settore dell’eCommerce, con effetti favorevoli su tutta l’economia nazionale. Il commercio digitale e la sua filiera sono arrivati ad attestarsi su un valore di 71 miliardi di euro di fatturato complessivo a livello nazionale, registrando un’impennata del 95% dal 2016, stando all’ultimo studio condotto da Netcomm.
Una crescita generalizzata
La crescita dell’e-commerce ha coinvolto diversi settori, da quello dei pagamenti online alla logistica. Per ogni cento euro investiti nella filiera del commercio digitale, infatti, se ne producono ulteriori 148 negli altri settori, con effetti positivi sull’occupazione. Purtroppo, il divario di competenze digitali presente in Italia frena una maggiore crescita: in Italia solo il 45,6% delle persone tra i 16 e i 74 anni ha perlomeno conoscenze di base, contro il 53,9% dell’unione europea, creando quindi un gap di competitività per le imprese. Se, secondo l’Istat, nel 2022 gli acquirenti online in Italia sono stati oltre 24 milioni, cioè più del 55% della popolazione di età compresa tra i 16 e i 74 anni, solo il 37% ha effettuato almeno un acquisto di beni o servizi dai canali digitali negli ultimi tre mesi. Un dato nettamente al di sotto della media europea del 56%.
Poste e l’eCommerce
Poste Italiane è riuscita, nel 2022, a consolidare la sua leadership nel settore dell’eCommerce, registrando numeri da record nel periodo natalizio, come spiega al TG Poste Gabriele Cappellini, responsabile marketing posta comunicazione e logistica dell’azienda. “La fine dell’anno – racconta Cappellini – è il periodo più intenso per chi lavora nella logistica: aumentano gli ordini e le esigenze, dal momento che chi compra un oggetto online vuole che arrivi prima di Natale”. In generale si registra “una pressione legata non solo ai volumi, ma anche ai tempi”. I risultati del Gruppo Poste, spiega il responsabile, “sono molto positivi”: “nel periodo che va dal 27 novembre, la data del Black Friday, al 31 dicembre, abbiamo consegnato 38 milioni di pacchi, più di un milione al giorno”. Un risultato straordinario, “quasi il doppio della media del resto dell’anno”. Un successo che è “oggettivamente merito di chi, ogni giorno, lavora nei centri di smistamento, nelle reti distributive”, oltre che “dei portalettere, ormai sempre più portalettere e portapacchi”, delle “reti SDA, MLK e della nuova Rete e-commerce lanciata con l’azienda Nexive, che fa parte del Gruppo Poste e che ha cominciato a garantire le spedizioni nel weekend”. Fondamentale per questi numeri è anche “la rete punto Poste, che ormai è arrivata a circa 15.000 punti, la maggior parte dei quali sono tabaccai e punti Lis: pensiamo che nel mese di dicembre nella rete abbiamo gestito quasi due milioni di pacchi, circa il doppio diciamo rispetto agli anni precedenti”. “Il gruppo e le nostre persone – evidenzia – hanno, ancora una volta, reagito come una squadra in maniera compatta e unita”.
Le esigenze dei clienti
Con il tempo cambiano anche le esigenze di chi compra online, e Poste è sempre pronta a rispondere, come spiega Cappellini: “noi dobbiamo e vogliamo sempre di più ascoltare i bisogni dei nostri clienti, esigenti in termini di flessibilità e semplicità”. “Tutti noi – sottolinea – cerchiamo servizi facili, immediati da usare e semplici: questa è la bussola che ci sta guidando nell’introduzione delle novità, che stiamo già portando e che porteremo nel corso del 2023”, come, ad esempio, Poste Delivery. Un mercato in grande crescita è “quello del second hand, con Vinted e altre realtà”: in questi casi “molte persone non vorrebbero avere alcun pensiero, come la stampa della lettera di vettura dell’etichetta, e per questo abbiamo introdotto un servizio paperless che consente di ricevere il codice della lettera di vettura sullo smartphone”.
La nuova disciplina dei resi
Vi è poi il mondo dei resi, anche questi sempre più importanti nell’eCommerce, su cui Poste ha deciso di scommettere, anticipando altri competitor. Secondo il responsabile “la gente compra online quando ha la certezza di poter gestire in maniera facile anche un’eventuale reso e quindi può permettersi il lusso anche di sbagliare un’eventuale acquisto online”. In questi casi l’utente non vorrebbe avere la preoccupazione di procurarsi un imballaggio adatto per preparare la spedizione. Per questo, Poste ha introdotto il cosiddetto servizio “Boxless”, grazie al quale “il cliente può recarsi in un ufficio postale o in un Punto Poste e consegnare l’oggetto che vuole spedire” senza scatola. Sarà infatti Poste a fornire il packaging adatto. Questo servizio è stato già lanciato in alcuni uffici postali e, sottolinea Cappellini, “i colleghi di Mercato Privati sono stati bravissimi”, e così anche gli utenti più esigenti hanno apprezzato molto il servizio e “ci hanno fatto i complimenti”. Questa nuova metodologia di reso, assicura il responsabile, “verrà portata nel corso dell’anno anche in tutti gli altri uffici postali e nelle aree punto Poste”.
I nuovi settori interessati
Tra le grandi novità del 2023 vi è l’entrata di Poste Italiane nel mondo Pharma, già iniziata nello scorso anno, per la gestione e la distribuzione di farmaci a temperatura controllata. Il manager spiega come Poste abbia “fatto un’esperienza positiva con la consegna dei vaccini nel periodo del covid” e abbia poi “acquistato un’azienda sul mercato, Plurima, leader nella logistica ospedaliera”. Questo ha consentito al gruppo “di sviluppare esperienza e conoscenze in un segmento di mercato, molto specifico e settoriale”, ma anche “in crescita e profittevole”, e per questo interessante per Poste. Attualmente “stiamo seguendo questo mercato con un approccio progettuale. Stiamo infatti definendo soluzioni ad hoc per grandi clienti”, come la Regione Toscana. Recentemente, infatti, Plurima si è aggiudicata la gara dell’ente per la consegna a temperatura controllata di farmaci e campioni biologici anche a carattere nazionale per tutte le Asl della regione. Questo importante successo è stato possibile “grazie alla sinergia tra i servizi di Trasporto con mezzi refrigerati di Plurima e gli asset del Corriere Espresso di Poste Italiane abilitati oggi da imballi isotermici e certificazioni del network SDA alle norme GDP”. Ciò permette “di mettere in piedi quel sistema, necessario in questo tipo di mercato, di imballaggi particolari e certificazione di processi”. Distribuire un farmaco è “molto diverso che portare qualsiasi altro oggetto che non richiede il mantenimento ed il controllo di una determinata temperatura”. Questa importante esperienza “ci consentirà di strutturare un offerta e lanciarla non solo sul mercato del farmaco ma anche, per esempio, sul mercato del food e del fresh”, dove Poste ha già iniziato delle sperimentazioni.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.