La Costituzione italiana è “uno schiaffo al potere, a tutti i poteri, viviamo in un Paese che può essere giusto e bello, ci fa sognare una realtà diversa da quella che abbiamo davanti agli occhi, un mondo senza violenza”. Sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, Roberto Benigni, davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha reso omaggio alla Costituzione, di cui si celebra il 75esimo anniversario. Un testo che, ha sottolineato l’attore premio Oscar, “se dovessimo paragonare a una canzone, potrebbe essere accostata solo “all’incipit di ‘Volare’, quando dice ‘penso che un sogno così non ritorni mai più…”.
Il ripudio della guerra
“Penso che un sogno così non ritorni mai più si addice alla nostra Costituzione – ha detto Benigni – L’hanno fatta in pochissimo tempo, sono stati dei visionari, ed è stato un miracolo perché erano 556 di tanti partiti, divisi su tutto tranne su una cosa: essere uniti per scrivere la Costituzione più bella. E non si rivolge alla società presente ma guarda al futuro. La Costituzione non si scorda di nessuno. Hanno fatto la Costituzione più bella che si possa immaginare. Pensate all’articolo 11 ‘L’Italia ripudia la guerra’. Se lo avessero adottato tutti i Paesi non esisterebbe più la guerra sulla Terra”, ha aggiunto Benigni.
La libertà di pensiero
Un altro passaggio del monologo di 18 minuti di Benigni è stato dedicato alla libertà di pensiero: “L’articolo 21 è della Costituzione è il mio preferito e il più importante: il pilastro di tutte le libertà dell’uomo”. Nello specifico la Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”. “Un linguaggio semplice che sembra scritto da un bambino, di una forza e bellezza che si rimane stupiti. Ma se l’hanno scritto ce ne era bisogno – dice il comico -. Perché durante il ventennio non si poteva pensare liberamente. L’articolo 21 ci ha liberati dall’obbligo di avere paura”. “In Paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono carcerati e incatenati, solo perché mostrano il volto o i capelli, o perché ballano e cantano. Quanto è meraviglioso e straordinario che in Italia tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Ce lo dobbiamo ricordare. La cosa migliore per il futuro è ricordarsi di avere il passato bene presente”.
L’omaggio di Benigni a Mattarella
Benigni ha ricordato che tra i nostri padri costituenti c’era Bernardo Mattarella, “il padre del Presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, possiamo dire che la Costituzione è sua sorella”, ha detto l’attore ricevendo il ringraziamento del Capo dello Stato. Alla fine dell’intervento, tutto l’Ariston – compresi il presidente Mattarella e la figlia Laura – ha applaudito il premio Oscar.