Roma, 15 lug – Si è fermata la ripresa dell’economia italiana dopo la recessione tecnica della seconda metà del 2018. Lo afferma la Banca d’Italia nel bollettino economico, secondo cui “dopo il modesto aumento nei primi tre mesi del 2019 (+0,1%) in primavera l’attività economica sarebbe rimasta stazionaria o leggermente diminuita”.
“La debolezza del ciclo industriale – spiega Via Nazionale – che riflette soprattutto il perdurare delle tensioni commerciali a livello internazionale, sarebbe stata solo in parte controbilanciata dall’andamento favorevole dell’attività nei servizi e nelle costruzioni”.
L’indicatore Ita-coin di Bankitalia, “che coglie la dinamica di fondo dell’economia italiana, è diminuito, risentendo delle prospettive incerte del commercio internazionale e della debolezza del ciclo manifatturiero. Quest’ultima ha interessato in particolare l’Italia e la Germania, paesi accomunati da forti legami produttivi e commerciali”.
Palazzo Koch ha rivisto quindi al ribasso le previsioni sulla crescita. Il Pil dovrebbe segnare solo un +0,1% quest’anno, per poi accelerare a +0,8% l’anno prossimo e a +1% nel 2021. All’inizio di giugno le stime erano state tagliate a +0,3% per il 2019, +0,7% per il 2020 e +0,9% per il 2021. Nel confronto “con il quadro previsivo pubblicato nel bollettino economico di gennaio, la crescita del Pil è ora più bassa di 0,6 punti percentuali nel complesso del 2019-2021”.
“Il quadro – sottolinea Via Nazionale – è caratterizzato da un rallentamento degli investimenti, in linea con quanto segnalato dalle nostre indagini presso le imprese e con il progressivo aumento dei costi di finanziamento. Le esportazioni risentirebbero della decelerazione del commercio mondiale. Le aziende italiane manterrebbero tuttavia le proprie quote di mercato”.
A partire dalla seconda metà del 2019 “l’attività recupererebbe gradualmente, soprattutto grazie alla spesa delle famiglie e alle esportazioni. L’inflazione scenderebbe allo 0,7% nel 2019, per poi rafforzarsi progressivamente per effetto del graduale recupero della dinamica della componente di fondo”.